venerdì 23 giugno 2023

Un quadro del XVII secolo con un particolare sorprendente e l’ipotesi dei viaggi nel tempo

Osservare i quadri è consueto durante le visite ai musei, restarne ammaliati è più raro. Trovare però in un quadro del XVII secolo un particolare che ricorda i tempi che stiamo vivendo lascia a bocca aperta e induce la mente a ipotesi fantascientifiche.
L’opera d’arte in questione è il ritratto di un bambino di 400 anni fa, ad opera di Ferdinand Bol, pittore olandese di epoca moderna. Il fanciullo è ritratto in abiti sobri: mantello nero, camicia bianca con le maniche a balzi, vicino ad un piatto con due limoni ed un calice in mano. Fin qui nulla di strano. Sono le scarpe però ad aver attirato l’attenzione di due visitatori.

La cinquantasettenne Fiona Faskett e la figlia Holly, ventitreenne, restano allibite alla vista di quello che sembra il celebre swoosh della Nike sugli stivaletti del fanciullo. Notando bene i particolari e puntando lo sguardo verso il basso infatti una macchia di colore bianco sembra somigliare proprio al celeberrimo logo della multinazionale americana.

quadro particolare scarpe

Subito sono comparse ipotesi di fantomatici viaggiatori nel tempo. Il dibattito sull’argomento attrae molti curiosi ed è studiato anche dal punto di vista scientifico. L’opinione di un anacronismo causato da un viaggio temporale circolò velocemente. Lo studio dal punto di vista artistico invece non è stato avviato, per ora non si ha una risposta precisa circa l’argomento.

Di sicuro la National Gallery di Londra riscontra un aumento dei visitatori del quadro, in presenza ed anche sui vari social. Tantissimi hanno infatti partecipato al dibattito online, seguendo le pagine della galleria e dicendo la propria sul bambino misterioso e le sue calzature ormai famose.

quadro nationalgallery

Noi non abbiamo la risposta, probabilmente nessuno ce l’ha. Potete farvi un’idea guardando l’immagine del celebre dipinto o prendere un aereo e andare a constatare di persona, se proprio non vi fidate. Quando visiterete la prossima mostra d’arte occhi aperti dunque…

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