Un centinaio di suicidi all'anno senza contare i cadaveri che si decompongono prima del ritrovamento: la foresta di Aokigahara e il luogo scelto della maggior parte dei giapponesi per togliersi la vita.
Lo scrittore Seicho Matsumoto chiuse il suo romanzo "Kuroi kaiju"("mare nero di alberi") proprio in questa foresta ai piedo del vulcano fuji, con il disperato suicidio di due amanti:<<la piu bella e abbandonata foresta che esista...un posto perfetto per morire in segreto>>. Si dice che dopo la pubblicazione di questo libro il numero dei suicidi sia aumentato considerevolmente. Ma puo un romanzo, seppur molto popolare, diventare un ponte tra la vita e la morte?
Gli abitanti delle isole vicine sostengono che la foresta sia posseduta dai spiriti suicidi, gli Yurei, e che siano proprio loro ad attirare i passanti, spingendoli a unire le anime con la loro, assicurandone cosi l'ingresso diretto nell'aldilà. Nonostante le misure prese dall'autorità, il fenomeno non accenna a diminuire e ogni giorno qualcuno s'incammina per l'ultima volta dentro alla selva con in mano una guida: la guida del suicidio perfetto, che ti accompagna durante la preparazione dell'impiccagione, la morte perfetta
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venerdì 1 agosto 2014
La foresta dei suicidi
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