In Belgio, tra il 29 novembre 1989 e l’Aprile del 1990,più di 13.500 persone testimoniano l’evento. due caccia F-16 allertati si alzarono in volo intercettando oggetti non identificati le cui evoluzioni lasciarono di stucco esperti piloti; numerosi tracciati radar testimoniarono accelerazioni non tollerabile da qualsiasi organismo umano, passando dai 200 km/h ai 3000 in un secondo. Alla fine di quella battuta vennero in due settimane raccolte cinquemila segnalazioni, due filmati di buona qualità che mostravano oggetti che si muovevano a velocità incredibile e che sembravano scandagliare il suolo grazie a tre potenti fari. il professore August Meessen, fisico teorico dell’Università di Lovanio, che aveva studiato al computer le traiettorie degli UFO, dichiarò: “Sono fenomeni che obbligano a riflettere. Non si tratta comunque di eventi meteorologici. L’unica ipotesi ragionevole è che si sia trattato di UFO; le loro manovre indicavano chiaramente una origine non terrestre”. Della stessa opinione si diranno l’astrofisico francese Jean-Pierre Petit, direttore del Centro Nazionale per gli Studi Spaziali, e Leon Brenig, fisico alla Libera Università di Bruxelles. Il generale Wilfried De Brouwer, all’epoca colonnello ed aviatore che aveva coordinato le osservazioni del cielo, la pensava come i civili: l’ipotesi migliore era quella extraterrestre…..
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